martedì 28 giugno 2011

notte di blu trasmutato

guardo

iride estrema e aperta
giù nell'abisso del colore
lasciando andare ogni segreto
sono piccoli i pensieri
al confronto del silenzio
quello che poteva lasciarmi
quello che si poteva emanare da me
è già stato...
guardo,
mi guardo
tempi inesatti
senza contare
uso la lentezza
mi prendo il vantaggio del respiro e...
ti guardo...
aspiro a quella leggerezza del soffio
ancora un movimento in levare
eppòi ricado e gli occhi accesi...
sorrido al pensiero
dell'ultimo pensiero
senza cercare
quando lascerà il tempo...
ti guardo come ultimo approdo
mi fido di te, solo di te
come sorgente che stilla luce,
come un lieve sollievo...

martedì 7 giugno 2011

uonderful

che bello penso a quel giorno 
in cui mi stupirò di non riconoscerti 
non ricorderò la tua voce 
nulla più ormai mi parlerà di te 
e l'averti di nuovo davanti agli occhi 
sarà come se non fosse successo nulla... 
per sempre nulla... 
mi ricordo quella volta...
no, non mi ricordo,
mi sembra che 
no, non mi sembra...
mia memoria come ambra,
bionda che riflette lo sguardo,
ma non guardo nulla,
 nell'opaco e nel trasparente,
che bello penso a quel giorno
in cui non avrò mai, mai saputo chi sei
chi sei chi sei chi sei?
ahahahahahahah

martedì 3 maggio 2011

astro logika

luna nuova
luna nel toro
luna dentro che apre le tende
al mio sole
congiunzioni
opposizioni
trigoni e sestili
nodo nord e nodo sud
riferimenti astratti di un meccanismo
che non conosco ma semplicemente subisco
devo avere qualche pianeta lento contro,
forse saturno,
forse urano e persino nettuno
forse anche tutti e tre...
ma contro che cosa?
contro di me che non esisto
se non come proiezione costante
di un essere non locale,
piena di vuoto
amalgama di essere e non essere
di sconosciuto infinito conosciuto...
e come può un pianeta intero se non addirittura un plotone di pianeti
essermi contro...?
contro o incontro?
evvài

lunedì 4 aprile 2011

past present

di questo corpo sbrindellato
mi porto a crocifisso
intorno la pelle esposta
il sole mi illumina
in pieghe e fessure
l'anima si spiega
come un'ala
prende coraggio
sostiene
questi confini di me
sagoma
appesa
accesa
liquefatta,
il capo
reclinato
nell'attesa,
nell'arresa...

venerdì 1 aprile 2011

call me baby

completamente  imbibita

ricerco parole ancoranti
sbordo lo sguardo
vedo solo coerenza
usandoti
come uno stilo -
stiletto guerresco
laminato di luce e di dolce spietatezza
io parlo da sola se a me rispondi viene meno tutto il gioco
ritorno al gusto autarchico della poesia
il mio sguardo che non riesce a fuggire oltre me stessa

martedì 29 marzo 2011

io

oggi io voto per:
  • fermate il mondo voglio scendere
  • un caffè in aeroporto con minisfogliatella annessa e barista peter pan
  • le margherite che prima di aprirsi sono fucsia
  • gli alberi di olivo che parlano al vento
  • parole-pensieri-nascosti-ed-emozioni-come-nuvole-al-tramonto
  • un sorso d'acqua ad occhi chiusi
  • un'eclisse che mi fa dormire un quarto d'ora in più 

mercoledì 23 marzo 2011

ad

adoro lo spazio tra le due parentesi
uffa, ancora un arimo da evocare...
giro intorno agli stessi pensieri
arimo, arimo, arimo,
come se nn ci fosse altro luogo all'infuori di questo...
una specie di boccata d'aria senza respiro,
la stessa sensazione di quando sogni che respiri sott'acqua,
l'arimo di quando nei giochi in cortile
sali sul gradino e dici "arimo" ho la stringa slacciata, mi cola il naso, mi prude il sedere..
però oggi, poi ti vengono in mente le voci che in una rappresentazione improvvisata,
potrebbero giocare con me a questo arimo,
voci di viaggiatori, di solito..
tutte nella mente ordinate e nello stesso tempo dinamicamente caotiche
quelli con cui parli così senza distinguere il pensiero dalle parole
che "usmano" l'aria sentendo i tuoi umori ben prima di riuscire a dirli 
i miei viaggiatori dell'anima preferiti, di quel tragitto complicato tra mente e cuore,
sognatori, forse, quelli che almeno nn confondono il sonno dal sogno
e soprattutto temerari guerrieri, che ripudiano la guerra innanzi tutto,
perchè la ricerca della verità è più importante di aver ragione
e si giocano la pace ad ogni angolo d'istante o giù di lì...
chiudo gli occhi e prima delle voci l'arimo si manifesta nei miei tragitti tra le serie di scatole quotidiane,
con il cielo blu cobalto di queste sere di primavera,
sono colori che come aurore boreali invisibili nn possono che continuare a rapirmi...
c'è chi direbbe una delle poche fortune cromatiche date dallo smog cittadino,
credo invece, nella mia ingenua cecità umana, di intravvedere, molte volte, qualcosa di più
raffinato e misterioso....
che io chiamo blu, semplicemente blu...
e quando lo trovo riflesso nei discorsi degli altri rido rido come se avessi cinque anni
in preda al solletico più tenero...
più che tenero....

domenica 6 marzo 2011

acronimo


da occupare
altrove
in cerca di parole

striature bianche
abbastanza sincere
senza necessità di approdi
seguono sguardi d'orizzonte
in clowne filosofiche

sorpresesi
intatte

verosimilmente ad
orme
lasciate sulla pelle quando
aprono varchi

lunedì 21 febbraio 2011

leggere attentamente le avvertenze e le modalità d'uso



il potere

la forza

la chiave


il segreto


l'intento


l'adesso




il potere dell'adesso

la chiave del potere

oltre i limiti

la forza del potere

oltre le illusioni

il potere delle illusioni

le illusioni del potere

la chiave dell'adesso nel potere della forza

la forza dell'intento nella chiave del potere nel segreto delle illusioni oltre l'adesso

l'intento del segreto nel potere della forza nell'adesso del potere oltre i limiti delle illusioni, chiavi in mano...

o dove vuoi/puoi/sai/credi/sogni/cerchi/vedi

vedi?

to be continued...

giovedì 17 febbraio 2011

biblica


dimenticanze alternative
generano questioni irrisolte
singhiozzi di pensiero
simili di più a respiri notturni
i sogni sopra e sotto
giocano sull'altalena
appoggiati all'albero della vita

venerdì 11 febbraio 2011

plug in


i n s e r i r e

c o l l e g ar e

a t t a c c a r e


mi collego,

ma cado,

forse entro,

ma poi esco,

la polvere diventa più saggia di me

a furia di cadere...
mi butto a terra per non cadere

mi pluggo in

in terra...

tutti giù per terra...

anche polvere è un verbo all'infinito?

l'infinito è infinito
e basta...
basta come stop e anche come basta
cioè è sufficiente...per l'adesso...
perchè l'infinito non può bastare mai, in realtà
e l'uso dei verbi all'infinito

fa iniziare il collegamento

perchè poi si c o n i u g a n o,

i verbi,

che nel coniugarsi diventano finiti
io, tu, egliella, noi, voi, loro,

e quindi si collegano, coniugandosi, al

q u i q u o q u a

che è una forma del presente,

f i n i t o

o

i n f i n i t o?


ahhahaaaaahhhhhahahahahahahahahahahahahah

martedì 8 febbraio 2011

b come...


questo modo di essere bipede,
mi rincorre come cosa stramba,
il sistema centrale mentale e cefalotico ogni tanto mi lancia un pop up di attenzione...
è come se fossi programmata ad essere più in forma strisciante o aerea, a volte liquida,
ieri mi chiedevo quanto tempo ci volesse per l'acqua per prendere e mantenere la forma del bicchiere, della brocca o del vaso,
pensavo che un minimo di concentrazione fosse necessaria,
giusto per una forma di coerenza...
la bipede e solida che cammina allora diventa un'eccezione,
così lanciata verso l'alto, i piedi giù piatti paralleli alle narici...
eppòi proprio il camminare è una cosa che mi sconvolge...
è difficilissimo coordinare insieme le masse e le piante dei piedi che devono far stare in piedi, appunto, le ginocchia, le articolazioni coordinate in un unico atto...
per nn parlare della direzione,
sì, cammino ma dove vado?
la sensazione è di nn avere una direzione, quanto una meta di raggiungere....esco da una scatola per attraversarne altre in funzione di una scatola finale meno temponanea delle precedenti...
ieri nella luce gommosa del primo pomeriggio,
aiutata anche da una vischiosa melassa di smog,
aspettando il tram 33 mi sono alberata...
ho cominciato a desiderare di far ciondolare i rami,
di tirare le radici e di lasciare andare un pò di foglie attaccate ancora del vecchio autunno...
almeno loro potevano inseguire quei rari refoli di vento in giro per la città...
almeno io potevo stare ferma lì e stare, sentire un presente, piantato, in un punto certo,
un punto, forse l'inizio di una direzione, di un viaggio,
ma questa terra che corre mi porta appresso ed io posso aspettare mi venga incontro che mi giri addosso...
alzati e cammina disse qualcuno (forse c'entra con il 33) ...
da albero mi riesce meglio,
molto meglio....